mercoledì 28 agosto 2013

Le mie letture di luglio e agosto - ancora giallo svedese, un pò di suspence e buoni sentimenti


Come precedentemente detto, mi sono buttata a capofitto sul primo capitolo della saga di Erica e Patrik, La principessa di ghiaccio e devo dire che mi è molto piaciuto.


In effetti questo, insieme al 4°, sono quelli che mi sono piaciuti di più della saga. ma mi manca ancora il quinto, uscito di recente (e già prenotato, ovviamente).
Un giorno parlavo con un compagno di corso (di PS) delle nostre letture e avevamo parlato anche della Lackberg e lui mi diceva di aver letto appunto solo il primo libro, e di non averlo apprezzato per niente.
Ora che anche io l'ho letto mi rendo conto di una cosa (pensiero solo mio, e sicuramente discutibile): il libro è scritto da una donna, cioè scritto come si esprime una donna... e forse per questo a lui non è piaciuto.
Ad esempio, io su questa frase ho riso di gusto:
"La voce piagnucolosa di Lisa scatenò in lui un moto d'irritazione. Come succedeva sempre più spesso. Se avesse avuto il buon gusto di tenere la bocca chiusa e limitarsi ad apparire carina, essere sposato con lei sarebbe stato molto più piacevole. nemmeno il grosso seno sodo e il sedere rotondo ormai riuscivano più a convincerlo che ne valesse la pena." 

Così ho affrontato un altro scrittore (anzi due), sempre nordici... ma che fatica!
Una donna non dimentica mai di Jerker Eriksson e Hakan Axlander Sundquist.


"L'autentico perdono consiste nel perdonare qualcuno che non si può perdonare, pensa. Solo un Dio ne sarebbe capace. (...) Il vero perdono è impossibile, pazzo e incosciente, pensa lei. E poiché lei si aspetta che i colpevoli su pentano,  il perdono non può mai compiersi. La memoria è e rimane una ferita che non si può rimarginare."

Un modo di scrivere che non si adatta per nulla a me, così nonostante una trama interessane fatico ad andare avanti... (ma da testona l'ho comunque finito)

E cosa succede quando un libro è un po' ostico? Se ne comincia un altro :-)
Non è mia figlia di Sophie Hannah.


A essere sincera mi ero immaginata tutta un'altra cosa quando avevo visto la copertina in libreria e avevo letto le recensioni nel retro copertina, ma ho comunque portato a termine la lettura... ed ecco un assaggio:
"Le disgrazie peggiori della vita colpiscono una volta sola. E' una cosa che dico ai miei pazienti per aiutarli ad andare avanti, a superare i momenti difficili. Appena è passata, ci si può consolare con il pensiero che quell'evento disastroso non potrà ripetersi mai più. (...) sono sopravvissuta nell'unica maniera che ho potuto: lasciandomi pervadere dalle emozioni più negative per tutto il tempo necessario. Quando ho toccato il fondo una sola cosa mi ha consolato: il fatto di poter dire a me stessa, senza timore di smentita, che una disgrazia simile non sarebbe successa mai più. Non potevo perdere i miei genitori due volte. Qualunque cosa mi riservasse il futuro, quel camion che sbandava sulla strada ghiacciata e invadeva la corsia opposta sulla A1 all'altezza di Newark non sarebbe più tornato. (...) Era già successo. Era finita. "
" Mi rendo conto che i problemi non si presentano sempre in un modo netto, stile fulmine a ciel sereno. A volte strisciano accanto a te e stanno fermi lì, ingrandendosi ogni giorno un poco. Non vedo vie d'uscita dalla disperazione perché non so ancora quanto le cose possono ancora peggiorare."  
"Vivienne avrebbe potuto salire ai livelli più alti di qualunque professione, ma a lei non interessava essere primo ministro o capo della polizia o avvocato della corona. Una volta mi ha detto che gli unici titoli che contavano, per lei, erano quelli di madre e di nonna. "Quando hai una carriera , sei fortunata se riesci a passare cinque giorni alla settimana in mezzo a persone che ti stimano e ti rispettano" ha dichiarato un giorno " ma se fai della famiglia il tuo lavoro, passerai tutto il tuo tempo con delle persone che ti stimano , ti rispettano e in più ti vogliono bene."


Ed ecco invece un libro letto con avidità, perché semplice e genuino, scritto per arrivare al cuore.
L'amico immaginario di Matthew Dicks è venuto con me in vacanza e nei ritagli di tempo e le interminabili ore di colonna al valico italo-austriaco, mi ha fatto appassionare alla storia di Max e Budo.


Qui vi potrei riportare un sacco di passaggi simpatici, ma allo stesso tempo verissimi, perché visti con gli occhi dei bambini: le dita nel naso in auto, i litigi tra genitori, i "permessi di uscita" al papà... ma non voglio anticiparvi troppo, solo vi consiglio caldamente di andare a prenderlo (in biblioteca o in libreria) e di leggerlo.

12 commenti:

  1. Anche a me la Laeckberg piace molto, ho finito ora il quinto libro. Di Sophie Hannah ho pure letto qualcosa, in genere preferisco i gialli, al momento leggo Linda Castillo.

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    1. Questa mi manca, mi sa che dovrò metterla in lista :-)

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  2. mi hai convinta...io vado a cercare l'amico immaginario!!!!!
    adoro i libri visti con gli occhi dei bambini ecc...in primis io non ho paura.
    un saluto da lea

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    1. Non dovresti avere grosse difficoltà a trovarlo, no?
      Hai i contatti giusti con una simpatica bibliotecaria :-)

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    2. infatti l'ho già ordinato! anche i miei utenti lo ameranno...e poi ho ordinato anche l'estate cattiva o la cattiva estate, sempre con bambini, ma un noir!
      ciao gufetta
      lea

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  3. mamma mia che brava!!! Io stimo le donne come te, perchè io ho seri problemi di organizzazione e invece voi riuscite a fare una marea di "roba", e nel calderone riuscite anche a ritagliarvi il tempo per leggere tanto!!! Come fate??? Urge corso per non sprecare il tempo!!! ... io purtroppo questo mese ho letto solo un libro..."io prima di te" di Jojo Moyes. E mi è anche piaciuto molto...

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    1. Ma tu non vedi la polvere e le ragnatele che si sono a casa mia, diciamo che io amo nutrire la mente e molto meno fare la brava casalinga.
      Leggere mi è sempre piaciuto molto, ci sono periodi in cui non leggo una pagina e giorni in cui riesco a mangiarmi un libro intero.
      Ora mi annoto il titolo che hai indicato tu :-)

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  4. ragazze qui la lista dei libri da leggere sta diventando infinita, che brutto quando si inciampa in un testo che non convince, con spreco di tempo a magari anche di denaro!!!

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    1. Per questo prendo in prestito i libri in biblioteca, poi se mi piacciono davvero tanto li acquisto in un secondo momento.

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    2. P.S. c'è un altro libro che non vedo l'ora di leggere, ma non sarà pubblicato prima di fine anno :-)

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  5. Anch'io a volte faccio come te biblio prima, acquisto dopo se mi è piaciuto, è una buona tattica.
    Ma di che libro parli????
    Ahahhah grazie Chiara, sai se l'editore non lo taglia (non ho idea di cosa verrà sacrificato, ma mi ha detto che potrei avere crisi di identità) c'è anche un pezzettino di te, nel senso mi hai ispirato un avvenimento, non ricordo se te l'ho detto.
    bacioni

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    1. Me ne ricordo, speriamo non lo taglino, sarebbe bello essere nel tuo romanzo e quando sarai famosissima come la mamma di Potter poter dire "questa parte gliel'ho ispirata io" :-)

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