Altro momento emozionante per Anna, oggi cerimonia della vestizione (chi non è fresco di comunione si chiederà di cosa si tratta, anche io l'ho imparato ora, non ricordo di averlo fatto a suo tempo).
E manca sempre meno al grande giorno, poi potrò mostrarvi tante cosette...
domenica 27 aprile 2014
venerdì 25 aprile 2014
Sfida "Ispirato da" su Amiche di Scrap - aprile
Il vincolo "colori" proposto per Ispirato da di questo mese è perfetto per questa card realizzata su richiesta.
Una easel card per salutare una collega che va in pensione, card commissionatami appunto per accompagnare le oltre 30 firme.
Non conoscendo la destinataria mi sono fatta dare un po' di indicazioni alle quali potermi ispirare ed ecco i dati che mi sono stati forniti:
- luogo di lavoro: una torcitura, ecco perché i fili che intrappolano l'auto, la spolina con groviglio usata come antenna e lo spillo vicino alla timbrata;
- elemento distintivo: la piccola auto bianca con la quale si spostava all'interno dello stabilimento.
Ed eccola qui :-)
Su Amiche di Scrap le creazioni delle mie "colleghe".
Una easel card per salutare una collega che va in pensione, card commissionatami appunto per accompagnare le oltre 30 firme.
Non conoscendo la destinataria mi sono fatta dare un po' di indicazioni alle quali potermi ispirare ed ecco i dati che mi sono stati forniti:
- luogo di lavoro: una torcitura, ecco perché i fili che intrappolano l'auto, la spolina con groviglio usata come antenna e lo spillo vicino alla timbrata;
- elemento distintivo: la piccola auto bianca con la quale si spostava all'interno dello stabilimento.
Ed eccola qui :-)
Su Amiche di Scrap le creazioni delle mie "colleghe".
mercoledì 23 aprile 2014
Swap "Fustellerai come se non ci fosse un domani"
Questo il soprannome che ho coniato per descrivere lo swap folle in cui mi hanno trascinata Sonia e Ivana:
- tante partecipanti, tutte belle persone già incontrate con un precedente swap su FB,
- due fustelle a scelta per ogni partecipante (le quantità sono state riviste in corso d'opera, da 20 per soggetto a 10 per non morirci davvero con 'sto swap)
- una scadenza che io mi sono auto ridotta per poter consegnare a mano a Sonia ad Abilmente già in febbraio.
Ora che tutte abbiamo ricevuto il nostro pacco posso dire davvero che ne è valsa la pena: un'esplosione di colori e forme, tanti piccoli pacchettini da scartare gustandoli uno a uno, senza fretta.
Una speciale card dalla propria abbinata, io ho avuto la fortuna di ricevere dalla fantastica Ivana una card davvero pensata per me (base viola, un bel gufetto in primo piano e i suoi giochi di timbrate e schizzi che tanto mi incantano),con all'interno delle dolcissime parole... guardate che bella!
Io ho spedito questa card alla mia abbinata, che a inizio swap per me era poco più che un'estranea quindi non ho potuto personalizzarla per lei, ma spero che abbia comunque gradito, che dici Raffaella?
E qui come ho confezionato le mie bustine:
Ho optato per una soluzione pratica, che rendesse chiaro mittente e destinatario per agevolare le operazioni di smistamento di Sonia che si è trovata la casa invasa da fustellate provenienti da tutta Italia, isole comprese :-)
Infilata nel retro una fustellata extra con un semplice, ma doveroso GRAZIE!
Grazie quindi a Manuela, Jessica, Linda, Barbara, Loretta, Daniela P., Giovanna, Sabrina, Cristina, Raffaella, Daniela R., Silvia, Daniela C. e in particolare appunto a Sonia e Ivana!
P.S. vi dico solo che io ho già cominciato ad usarle queste belle fustellate, ve le segnalerò man mano.
- tante partecipanti, tutte belle persone già incontrate con un precedente swap su FB,
- due fustelle a scelta per ogni partecipante (le quantità sono state riviste in corso d'opera, da 20 per soggetto a 10 per non morirci davvero con 'sto swap)
- una scadenza che io mi sono auto ridotta per poter consegnare a mano a Sonia ad Abilmente già in febbraio.
Ora che tutte abbiamo ricevuto il nostro pacco posso dire davvero che ne è valsa la pena: un'esplosione di colori e forme, tanti piccoli pacchettini da scartare gustandoli uno a uno, senza fretta.
Una speciale card dalla propria abbinata, io ho avuto la fortuna di ricevere dalla fantastica Ivana una card davvero pensata per me (base viola, un bel gufetto in primo piano e i suoi giochi di timbrate e schizzi che tanto mi incantano),con all'interno delle dolcissime parole... guardate che bella!
Io ho spedito questa card alla mia abbinata, che a inizio swap per me era poco più che un'estranea quindi non ho potuto personalizzarla per lei, ma spero che abbia comunque gradito, che dici Raffaella?
E qui come ho confezionato le mie bustine:
Ho optato per una soluzione pratica, che rendesse chiaro mittente e destinatario per agevolare le operazioni di smistamento di Sonia che si è trovata la casa invasa da fustellate provenienti da tutta Italia, isole comprese :-)
Infilata nel retro una fustellata extra con un semplice, ma doveroso GRAZIE!
Grazie quindi a Manuela, Jessica, Linda, Barbara, Loretta, Daniela P., Giovanna, Sabrina, Cristina, Raffaella, Daniela R., Silvia, Daniela C. e in particolare appunto a Sonia e Ivana!
P.S. vi dico solo che io ho già cominciato ad usarle queste belle fustellate, ve le segnalerò man mano.
martedì 22 aprile 2014
SiR - sinergia fotografica di aprile
Volete scoprire di cosa si tratta? Correte da Simona, la componente sinergica di questa fine aprile... e partecipate numerose!
E le precedenti Sinergie? Ve le siete perse?
C'erano le ATC di Daniela, le emozioni in barattolo di Sonia e prima ancora le pre-sinergie di Rileggimi (e i libri continuano a viaggiare)...
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iniziative,
SIR
lunedì 21 aprile 2014
Sinergia ATC a tema Peanuts
Mai fatta prima una ATC, sappiatelo (se volete sapere cosa sono e come cominciare, andate a questo post della chiarissima Daniela)!
Dico questo come prima scusante al mio lavoroputrido ehm, non proprio dignitoso.
La seconda scusa è che da un paio di giorni sono affetta da un mega mal di testa che non mi lascia concentrare su nulla.
La terza è che sono pure in quei giorni lì e altro che far capriole e ruote come se nulla fosse, sono uno straccio, usato per giunta.
Ok... vi ho impietosito abbastanza? Passo a mostrarvi l'orrido risultato?
Dico questo come prima scusante al mio lavoro
La seconda scusa è che da un paio di giorni sono affetta da un mega mal di testa che non mi lascia concentrare su nulla.
La terza è che sono pure in quei giorni lì e altro che far capriole e ruote come se nulla fosse, sono uno straccio, usato per giunta.
Ok... vi ho impietosito abbastanza? Passo a mostrarvi l'orrido risultato?
(anche la foto è orrida, la rifarò quando non piove, ma il risultato comunque non cambia).
Ma veniamo ai dettagli, mettetevi comodi.
Ogni ATC doveva contenere dei vincoli, legati alle ispirazioni generate dal personaggio indicato da ogni partecipante e quindi io ho scelto:
#1 da Snoopy scrittore, indicato da me, il pezzetto di pagina di libro
#2 da Charlie Brown, indicato da Viviana, lo chevron nero del maglione del bambino con la testa rotonda (e qui si vede quanto sono negata nel disegno a mano libera, accidenti a me, fare prima le prove a matita no eh?)
#3 da Woodstock - adorabile uccellino amico del cuore del bracchetto -, indicato da Sabrina, nella ATC di sinistra la parte colorata di giallo in lato a sinistra e nella ATC di destra l'adesivo uccellino
#4 dalla scorbutica Lucy, indicata da Silvia, la scritta "The doctor is in" che ricorda la sua passione per psicanalizzare gli altri
#5 da Linus, indicato da Anto, la timbrata castello di sabbia
#6 dal Grande Cocomero - personaggio mitologico che esiste praticamente solo nella fantasia di Linus -, indicato da Daniela, il colore arancione come le zucche del campo in cui pazientemente attende il piccolo Van Pelt
#7 da Lucy - versione innamorata non ricambiata del pianista Shroeder-, indicata da Sonia, le note musicali a sinistra dopo le parole the doctor... e a destra vicino all'uccellino
#8 da Snoopy, indicato da Germana, nella ATC di sinistra la timbrata che raffigura la zampa del Barone Rosso e nella ATC di destra i pallini neri che accompagnano il fumetto a nuvola (e che ricordano il naso a bottone del nostro amico a quattro zampe)
#9 da Piperita Patty, indicata da Lea, la parola Sir intesa come capo, dalla famosa battuta "non chiamarmi capo" ripetuta mille mila volta alla sua fedelissima Marcy ma che io qui intendo riferire a Sinregie In Rete, quelle grazie alle quali, con la guida precisa e scrupolosa di Daniela ho affrontato anche un nuovo elemento dello scrap.
Passate da lei ad ammirare tutte le fantastiche creazioni delle partecipanti e rimanete sintonizzate... è quasi ora di una nuova sinergia!
domenica 20 aprile 2014
52 WP 2014 - 16/52
Qui non si può certo dire che non abbiamo preso alla lettera il proverbio "aprile dolce dormire" :-)
Buona Pasqua a tutti!
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52 WP 2014,
Marco
venerdì 18 aprile 2014
Blog Hop per i 100 followers su Amiche di Scrap
Benarrivate!
State saltellando per festeggiare le nostre 100 (e più) followers????
Se la risposta è no, vi rimando qui (link al blog) per le regole e l'elenco... per non perdere nessun blog!
Se invece arrivate dal blog di Amiche di Scrap allora siete nel posto giusto.
E cosa dovete fare?
Lasciare un commento a questo post per avere la possibilità di vincere un premietto a sorpresa!
Adesso continuate a saltallare fino al blog di Desi e completate tutto il giro.... più commentate più probabilità avrete di vincere!
Avete tempo fino a giorno 25 aprile a mezzanotte, in bocca al lupo...
martedì 15 aprile 2014
Sfida cards su Amiche di Scrap - aprile
Amiche di Scrap mette un nuovo vincolo: elemento di riciclo.
Io ne ho approfittato per creare una card clean che mi piace moltissimo (e replicherò in altre varianti di colore) utilizzando solo "avanzi": la base della card è fatta con un pezzo di cartoncino rimasto dall'ultimo swap fustellate (che ha decisamente alleggerito le mie scorte, vero Sonia?), ma soprattutto il nastrino a pois chiudeva un pacchettino di pasta da modellare naturale fatta da una simpaticissima scrapper per un crop al quale erano invitate anche alcune bambine (tra cui Anna appunto).
Io ne ho approfittato per creare una card clean che mi piace moltissimo (e replicherò in altre varianti di colore) utilizzando solo "avanzi": la base della card è fatta con un pezzo di cartoncino rimasto dall'ultimo swap fustellate (che ha decisamente alleggerito le mie scorte, vero Sonia?), ma soprattutto il nastrino a pois chiudeva un pacchettino di pasta da modellare naturale fatta da una simpaticissima scrapper per un crop al quale erano invitate anche alcune bambine (tra cui Anna appunto).
domenica 13 aprile 2014
52 WP 2014 - 15/52
Dalla serie di scatti per i biglietti ricordi della comunione, vi mostro questa intensa e molto zen... ma se la guardate bene sotto sotto se la ride :-)
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52 WP 2014,
Anna
giovedì 10 aprile 2014
Spazio bimbi su Amiche di Scrap: creiamo insieme per la Prima Comunione
Ebbene sì, anche qui!
Su Amiche di Scrap abbiamo inaugurato a gennaio una sezione particolare, Spazio bimbi appunto, che prevede la realizzazione sia un progetto handmade insieme ai nostri piccoli (figli, ma anche nipoti, amichetti... ).
Io ed Anna ci siamo dedicate insieme alla realizzazione di un piccolo pensiero da lasciare ai suoi compagni in ricordo della loro Prima Comunione, che come ormai sapete sarà il mese prossimo.
Ed ecco nascere queste tag/segnalibro, semplici ma raffinate ( me lo dico da sola, ebbè?).
Sul blog di Amiche di Scrap tutto il passo passo, venite a trovarci :-)
Su Amiche di Scrap abbiamo inaugurato a gennaio una sezione particolare, Spazio bimbi appunto, che prevede la realizzazione sia un progetto handmade insieme ai nostri piccoli (figli, ma anche nipoti, amichetti... ).
Io ed Anna ci siamo dedicate insieme alla realizzazione di un piccolo pensiero da lasciare ai suoi compagni in ricordo della loro Prima Comunione, che come ormai sapete sarà il mese prossimo.
Ed ecco nascere queste tag/segnalibro, semplici ma raffinate ( me lo dico da sola, ebbè?).
Sul blog di Amiche di Scrap tutto il passo passo, venite a trovarci :-)
martedì 8 aprile 2014
Le mie letture - febbraio e marzo 2014
In apparenza non ho letto molto, solo tre libri (di cui uno scartato molto presto e quindi non lo si può nemmeno contare), ma considerato che l'ultimo vantava ben 616 pagine fitte fitte e che il primo l'ho praticamente letto due volte... vabbè, mi assolvo da sola.
Il primo libro è stato 10 Minuti di Chiara Gamberale.
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.
Mi è stato consigliato dalla sinergica Lea e di questo la ringrazio davvero, non perché sia un'opera letteraria di grandissimo valore (ma chi sono io per giudicare?), ma perché racconta una storia nella quale mi sono molto immedesimata essendo accaduta di recente a due carissimi amici e che quindi mi ha spinta a riflettere anche sulla MIA coppia.
Lei, Chiara nel libro, si trova senza marito, senza la casa di sempre e senza il lavoro di sempre e perde la bussola. La sua analista la invita a mettersi in gioco, a fare esperienze nuove (e forse anche tutti noi ogni tanto dovremmo trovare quei 10 minuti al giorno).
"Hai presente quando la vita che fai ti sembra sì la tua, ma senza di te? - Come no, quando ti pare di andare sottovuoto, io dico così. - Andare. Sottovuoto. Andare sottovuoto. - Sento proprio l'aria che mi manca e il corpo che si mette a galleggiare, per conto suo, dentro una specie di sacchetto. E fuori dal sacchetto tutto il mondo."
"Improvvisamente mi domando se, a furia di confrontarmi con le infinite variazioni che la vita consente allo stare insieme, non abbia perso di vista dei fondamentali che le rendono tutte uguali, le famiglie. per esempio tollerarsi. Rassegnarsi all'odore delle rispettive cacche."
"Dare per scontato che gli altri sono la nostra grande occasione, certo: ma sono anche la nostra più infinita fonte di guai, la nostra disperazione, una tremenda rottura di palle. - Sono scappato perché tu eri diventata insopportabile Mr Magoo - (...) come se non fosse diritto di tutti, ogni tanto, essere fastidiosi."
"Forse MIO marito ed io non ce lo aspettavano. - Che cosa? mi domanda Claudia - Che l'altro esistesse a prescindere da noi. Che non fosse lì esclusivamente a nostra disposizione. (...) - Io sono troppo ferita dal suo abbandono per andargli incontro. ammetto - Allora prova a capire se può farlo lui."
"E' faticoso non essere a disposizione di chi amiamo, Chiara, ma a volte ci tocca. Quella disponibilità infinita non aiuta noi e non aiuta loro."
"Ho parlato di mio marito. Non faccio altro da un anno. Perché è davvero perverso l'amore.
Quando c'è, parli con una sola persona con tutte le altre.
Quando entri in crisi, parli con tutte le altre di una sola persona.
L'unica, con cui a parlare, non riesci più."
"Le parole che mi sono suonate più nuove sono quelle che ho usato per parlare a un estraneo di noi. Noi chi? Due che si sono amati tanto, forse troppo. Che ancora si amano. E potrebbero avere l'occasione di tornare insieme. Ma forse cercano quella per lasciarsi meglio. Cosa che non è possibile. A loro, come a nessuno, se ci si tocca in quel punto lì. Dove corriamo il rischio di sentirci, finalmente, un po' speciali. Fantastici, in certi momenti. A casa."
"Fai un po' come credi.
E' la frase con cui MIO marito, negli ultimi tempi, chiudeva tutte le discussioni quando diventava evidente che si stava parlando di me e che non c'era margine per ribaltare la questione e spostare l'attenzione su di lui.
E' la frase con cui le chiudevo anche io, le discussioni, quando succedeva l'inverso e l'attenzione da lui non si poteva spostare su di me.
Fai un po' come credi.
Si diventa così sordi, quando la paura di perdersi supera quella di trattenersi..."
"Sono confuso Magoo. Una parte di me vorrebbe tornare con te, e stare insieme per tutta la vita.
L'altra sa che ci sarebbero altre incomprensioni, altre Siobhan, altre telefonate da Dublino. E vuole vivere alla giornata. Proprio come sto vivendo ora. Non fanno per me, certe regole del matrimonio: ormai ne sono sicuro. Non faranno mai per me. Questo non toglie che tu sia l'unica persona che conta, la più importante. Insomma, io non riesco a separarmi da te...
Tu però devi davvero imparare ad accettarmi così, come sono."
"Perché ancora non ti rialzi? Perché hai bisogno di me.
Ecco perché. fai pace con l'evidenza di questa verità e smettiamola di sforzarci per avere un matrimonio felice. Nessuno ce l'ha. Tutti si arrabattano come possono, si tradiscono, si deludono, si accontentano. La vita è troppo breve per impegnarsi a migliorare, no?"
"Cosa?
Cosa è successo?
E' successo che MIO marito ha perso, dentro di sé, la strada di casa: e avrebbe bisogno di qualcuno che, come Pollicino, lasciasse un sassolino dopo l'altro per indicargliela. Avrebbe bisogno di me.
Però, dopo lo shock dell'abbandono, anch'io, dentro di me, ho perso quella strada. Anch'io avrei bisogno di Pollicino. Avrei bisogno di lui."
"Dice che non ha senso prendergli la mano, se non capisci quello che dico.
Gli lascio la mano.
Dice che non ha senso lasciarmi la mano, se me l'hai presa.
Gliela riprendo. Lui la sfila subito via.
Dice non capisco cosa voglio Magoo. Tornare a fare il cazzone, vivere un po' lì e un po' qui, dove capita, mi sta dando una bella energia. Però mi manchi sai? Ma non mi manca il pantano in cui eravamo finiti. tutti quei malumori. Quelle facce tese. Quelle porte sbattute. Quella. Ma sì. Quella. Quella intimità. Dice tremenda, l'intimità. Tremenda no? Dice evidentemente io ho dei problemi, con questa cosa tremenda, ma non è che sotto sotto ce li abbiamo tutti?"
"- Devo parlarti Magoo, stanotte ho fatto un sogno. Eravamo a Vicarello, ma nell'orto saltavano due pizotes. teli ricordi? Quegli animali assurdi che abbiamo visto in Costarica.
- Certo che me li ricordo.
- Ridevamo, nel sogno. E saltavamo con i pizotes. Quando mi sono svegliato, ci sono rimasto di merda.
- Benvenuto anche tu nel mondo dei sogni dopo la fine di un matrimonio. Più sono belli, più al risveglio sembrano incubi. (...)
- Non deve finire il nostro matrimonio.
- E' già finito! "
"Scegli: o dentro, o fuori, ma se stai sulla porta mi blocchi il traffico!".
Quello che ho dovuto, mio malgrado, abbandonare, è Moscerine di Anna Marchesini.
Non ce l'ho proprio fatta, uno stile di scrittura a me talmente ostico da farmi venire la voglia di togliermi un callo invece che prendere in mano il libro. Alla fine del primo capitolo ho mollato la spugna e l'ho ceduto a mia mamma, nota divoratrice di libri, che lo ha finito e mi ha detto "poi migliora" (ma non ho voluto verificare!) .
Ultimo e invece gustatissimo, Diciannove minuti di Jodi Picoult
Il sottotitolo è "Cosa spinge un adolescente a fare una strage tra i suoi compagni di scuola", ma non vi fate ingannare da questo, il romanzo racconta questo e molto di più.
A me questa scrittrice piace moltissimo (ho già letto 4 suoi romanzi, nella mia libreria di Anobii o qui sotto l'etichetta libri trovate gli altri), riesce a smuovermi pensieri che magari ci sono già, ma sono sopiti... e lei li porta a galla e mi costringe ad affrontare quei timori che come madre ho anche io.
Giusto qualche frase, per incuriosirvi, ce ne sono alcune di favolose e verissime... ve lo consiglio di cuore!
"Lewis sarebbe passato alla storia come l'economista che aveva inventato la formula matematica per la felicità: R/A realtà diviso aspettative. C'erano due modi per essere felici: migliorare la propria realtà o ridimensionare le proprie aspettative."
"La felicità non è soltanto quello che di fatto accade, è anche quello che si sceglie di ricordare."
" Si può odiare un figlio per quello che ha fatto e continuare ad amarlo per quello che è stato?"
"Non l'ha fatto a causa di come lo abbiamo cresciuto, lo ha fatto nonostante questo."
"Diventare adulti voleva anche dire imparare a non essere completamente sinceri... imparare quando è meglio mentire, invece di far male a qualcuno con la verità".
E chiudo con una frase che farei bene a ricamare sul mio grembiule di cucina (e su quello della mia amichetta Sissy che avvelena l'anziana nonna con le torte vegane):
"Le ricette sono un po' come le leggi - replico Patrick - conviene provare ad attenervisi, prima di commettere un reato grave."
Il primo libro è stato 10 Minuti di Chiara Gamberale.
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.
Mi è stato consigliato dalla sinergica Lea e di questo la ringrazio davvero, non perché sia un'opera letteraria di grandissimo valore (ma chi sono io per giudicare?), ma perché racconta una storia nella quale mi sono molto immedesimata essendo accaduta di recente a due carissimi amici e che quindi mi ha spinta a riflettere anche sulla MIA coppia.
Lei, Chiara nel libro, si trova senza marito, senza la casa di sempre e senza il lavoro di sempre e perde la bussola. La sua analista la invita a mettersi in gioco, a fare esperienze nuove (e forse anche tutti noi ogni tanto dovremmo trovare quei 10 minuti al giorno).
"Hai presente quando la vita che fai ti sembra sì la tua, ma senza di te? - Come no, quando ti pare di andare sottovuoto, io dico così. - Andare. Sottovuoto. Andare sottovuoto. - Sento proprio l'aria che mi manca e il corpo che si mette a galleggiare, per conto suo, dentro una specie di sacchetto. E fuori dal sacchetto tutto il mondo."
"Improvvisamente mi domando se, a furia di confrontarmi con le infinite variazioni che la vita consente allo stare insieme, non abbia perso di vista dei fondamentali che le rendono tutte uguali, le famiglie. per esempio tollerarsi. Rassegnarsi all'odore delle rispettive cacche."
"Dare per scontato che gli altri sono la nostra grande occasione, certo: ma sono anche la nostra più infinita fonte di guai, la nostra disperazione, una tremenda rottura di palle. - Sono scappato perché tu eri diventata insopportabile Mr Magoo - (...) come se non fosse diritto di tutti, ogni tanto, essere fastidiosi."
"Forse MIO marito ed io non ce lo aspettavano. - Che cosa? mi domanda Claudia - Che l'altro esistesse a prescindere da noi. Che non fosse lì esclusivamente a nostra disposizione. (...) - Io sono troppo ferita dal suo abbandono per andargli incontro. ammetto - Allora prova a capire se può farlo lui."
"E' faticoso non essere a disposizione di chi amiamo, Chiara, ma a volte ci tocca. Quella disponibilità infinita non aiuta noi e non aiuta loro."
"Ho parlato di mio marito. Non faccio altro da un anno. Perché è davvero perverso l'amore.
Quando c'è, parli con una sola persona con tutte le altre.
Quando entri in crisi, parli con tutte le altre di una sola persona.
L'unica, con cui a parlare, non riesci più."
"Le parole che mi sono suonate più nuove sono quelle che ho usato per parlare a un estraneo di noi. Noi chi? Due che si sono amati tanto, forse troppo. Che ancora si amano. E potrebbero avere l'occasione di tornare insieme. Ma forse cercano quella per lasciarsi meglio. Cosa che non è possibile. A loro, come a nessuno, se ci si tocca in quel punto lì. Dove corriamo il rischio di sentirci, finalmente, un po' speciali. Fantastici, in certi momenti. A casa."
"Fai un po' come credi.
E' la frase con cui MIO marito, negli ultimi tempi, chiudeva tutte le discussioni quando diventava evidente che si stava parlando di me e che non c'era margine per ribaltare la questione e spostare l'attenzione su di lui.
E' la frase con cui le chiudevo anche io, le discussioni, quando succedeva l'inverso e l'attenzione da lui non si poteva spostare su di me.
Fai un po' come credi.
Si diventa così sordi, quando la paura di perdersi supera quella di trattenersi..."
"Sono confuso Magoo. Una parte di me vorrebbe tornare con te, e stare insieme per tutta la vita.
L'altra sa che ci sarebbero altre incomprensioni, altre Siobhan, altre telefonate da Dublino. E vuole vivere alla giornata. Proprio come sto vivendo ora. Non fanno per me, certe regole del matrimonio: ormai ne sono sicuro. Non faranno mai per me. Questo non toglie che tu sia l'unica persona che conta, la più importante. Insomma, io non riesco a separarmi da te...
Tu però devi davvero imparare ad accettarmi così, come sono."
"Perché ancora non ti rialzi? Perché hai bisogno di me.
Ecco perché. fai pace con l'evidenza di questa verità e smettiamola di sforzarci per avere un matrimonio felice. Nessuno ce l'ha. Tutti si arrabattano come possono, si tradiscono, si deludono, si accontentano. La vita è troppo breve per impegnarsi a migliorare, no?"
"Cosa?
Cosa è successo?
E' successo che MIO marito ha perso, dentro di sé, la strada di casa: e avrebbe bisogno di qualcuno che, come Pollicino, lasciasse un sassolino dopo l'altro per indicargliela. Avrebbe bisogno di me.
Però, dopo lo shock dell'abbandono, anch'io, dentro di me, ho perso quella strada. Anch'io avrei bisogno di Pollicino. Avrei bisogno di lui."
"Dice che non ha senso prendergli la mano, se non capisci quello che dico.
Gli lascio la mano.
Dice che non ha senso lasciarmi la mano, se me l'hai presa.
Gliela riprendo. Lui la sfila subito via.
Dice non capisco cosa voglio Magoo. Tornare a fare il cazzone, vivere un po' lì e un po' qui, dove capita, mi sta dando una bella energia. Però mi manchi sai? Ma non mi manca il pantano in cui eravamo finiti. tutti quei malumori. Quelle facce tese. Quelle porte sbattute. Quella. Ma sì. Quella. Quella intimità. Dice tremenda, l'intimità. Tremenda no? Dice evidentemente io ho dei problemi, con questa cosa tremenda, ma non è che sotto sotto ce li abbiamo tutti?"
"- Devo parlarti Magoo, stanotte ho fatto un sogno. Eravamo a Vicarello, ma nell'orto saltavano due pizotes. teli ricordi? Quegli animali assurdi che abbiamo visto in Costarica.
- Certo che me li ricordo.
- Ridevamo, nel sogno. E saltavamo con i pizotes. Quando mi sono svegliato, ci sono rimasto di merda.
- Benvenuto anche tu nel mondo dei sogni dopo la fine di un matrimonio. Più sono belli, più al risveglio sembrano incubi. (...)
- Non deve finire il nostro matrimonio.
- E' già finito! "
"Scegli: o dentro, o fuori, ma se stai sulla porta mi blocchi il traffico!".
Quello che ho dovuto, mio malgrado, abbandonare, è Moscerine di Anna Marchesini.
Non ce l'ho proprio fatta, uno stile di scrittura a me talmente ostico da farmi venire la voglia di togliermi un callo invece che prendere in mano il libro. Alla fine del primo capitolo ho mollato la spugna e l'ho ceduto a mia mamma, nota divoratrice di libri, che lo ha finito e mi ha detto "poi migliora" (ma non ho voluto verificare!) .
Ultimo e invece gustatissimo, Diciannove minuti di Jodi Picoult
Il sottotitolo è "Cosa spinge un adolescente a fare una strage tra i suoi compagni di scuola", ma non vi fate ingannare da questo, il romanzo racconta questo e molto di più.
A me questa scrittrice piace moltissimo (ho già letto 4 suoi romanzi, nella mia libreria di Anobii o qui sotto l'etichetta libri trovate gli altri), riesce a smuovermi pensieri che magari ci sono già, ma sono sopiti... e lei li porta a galla e mi costringe ad affrontare quei timori che come madre ho anche io.
Giusto qualche frase, per incuriosirvi, ce ne sono alcune di favolose e verissime... ve lo consiglio di cuore!
"Lewis sarebbe passato alla storia come l'economista che aveva inventato la formula matematica per la felicità: R/A realtà diviso aspettative. C'erano due modi per essere felici: migliorare la propria realtà o ridimensionare le proprie aspettative."
"La felicità non è soltanto quello che di fatto accade, è anche quello che si sceglie di ricordare."
" Si può odiare un figlio per quello che ha fatto e continuare ad amarlo per quello che è stato?"
"Non l'ha fatto a causa di come lo abbiamo cresciuto, lo ha fatto nonostante questo."
"Diventare adulti voleva anche dire imparare a non essere completamente sinceri... imparare quando è meglio mentire, invece di far male a qualcuno con la verità".
E chiudo con una frase che farei bene a ricamare sul mio grembiule di cucina (e su quello della mia amichetta Sissy che avvelena l'anziana nonna con le torte vegane):
"Le ricette sono un po' come le leggi - replico Patrick - conviene provare ad attenervisi, prima di commettere un reato grave."
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domenica 6 aprile 2014
52 WP 2014 - 14/52
Oggi vi risparmio lo scatto lavorativo, benché ci abbiamo dato dentro anche in questo fine settimana... ma preferisco questo scatto imperfetto che immortala l'outfit calzaturiero mio e della princy per la Messa domenicale: ballerine nere, portate a vivo (a piede libero cara Daniela)!!!
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Anna
giovedì 3 aprile 2014
Prima Comunione - gli inviti
E' iniziato anche aprile e posso cominciare a svelare quello che ho preparato per la comunione di Anna che si terrà il mese prossimo.
Già in passato vi avevo dato qualche anticipazione, con le prove tecniche dell'anno scorso:
* segnaposto e cestino per i confetti
* biglietto, portafoto e agendina per le dediche
* blocchetto per gli appunti da perfetta planner :-)
Ho quindi messo in uso il mio utilissimo blocchetto per gli appunti a tema e, un capitolo alla volta, mi sono occupata di ciò che volevo preparare.
Inizio quindi dagli inviti, quelli destinati ai famigliari stretti, invitati alla cerimonia e al successivo pranzo.
I colori scelti, in accordo con la festeggiata, sono primaverili e delicati... come le ali di una farfalla appunto, leitmotiv che verrà ripreso in ogni creazione ♥
Molto semplice, come nel mio stile, ma creato con cura per i dettagli.
Anche il font, installato per l'occasione, è elaborato, ma non eccessivo (trascuriamo il fatto che si chiama lavanderia, nome non proprio romantico).
Già in passato vi avevo dato qualche anticipazione, con le prove tecniche dell'anno scorso:
* segnaposto e cestino per i confetti
* biglietto, portafoto e agendina per le dediche
* blocchetto per gli appunti da perfetta planner :-)
Ho quindi messo in uso il mio utilissimo blocchetto per gli appunti a tema e, un capitolo alla volta, mi sono occupata di ciò che volevo preparare.
Inizio quindi dagli inviti, quelli destinati ai famigliari stretti, invitati alla cerimonia e al successivo pranzo.
I colori scelti, in accordo con la festeggiata, sono primaverili e delicati... come le ali di una farfalla appunto, leitmotiv che verrà ripreso in ogni creazione ♥
Molto semplice, come nel mio stile, ma creato con cura per i dettagli.
Anche il font, installato per l'occasione, è elaborato, ma non eccessivo (trascuriamo il fatto che si chiama lavanderia, nome non proprio romantico).
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