La sinergia di Sandra, la scrittrice (per chi non la conosce e non conosce i suoi 3 dico 3 romanzi vada a scoprirla
qui) cade a fagiuolo, anzi a castagna - dato il periodo - perché già da un po' sono stata nominata da
Bolilla e da
Sara su FB per compilare la mia lista di 10 libri del cuore.
Rimanda oggi che ti rimando domani, sono passati almeno un paio di mesi, ma ora la lista viene buona.
L'amore per la lettura ha sempre fatto parte della nostra famiglia.
I miei nonni materni erano entrambi maestri elementari e ci hanno sempre incentivati nel coltivare questa passione regalandoci molti libri, impossibile non ricordare con tenerezza mia nonna Sandra che ci attendeva a casa sua ogni fine settimana con la copia di Euroclub da cui sceglierci una lettura o lo scaffale della sua camera stracolmo di volumi di Selezione del Ridest Digest con il dorso marrone scuro (chissà se li fanno ancora?).
Ho sempre visto mia madre con dei libri fra le mani, principalmente romanzi, mentre mio padre era più accademico, poteva passare intere settimane con un libro di fiori o rare specie arboree.
Siccome sono convinta che si educhi molto più con l'esempio che con le parole, mi riempie di gioia quando Anna ed io ci rannicchiamo sul divano sotto la stessa coperta, ognuna con un libro fra le mani.
Questi titoli li ho scritti di getto, senza pensare tanto al come e al perché, ma rileggendoli mi rendo conto che sono principalmente libri che ho letto in gioventù e che poi ho ripreso in mano più volte nel tempo, un po' come le vecchie foto che conserviamo in una scatola di latta...
(l'ordine è puramente casuale, non è una classifica di gradimento)
1) Gente senza storia (J. Guest) non so quante volte ho letto il libro, e poi visto il film - che rara eccezione nulla toglie al testo scritto, non a caso diversi attori sono stati giudicati da Oscar - e tutte le volte mi sono sciolta in un fiume di lacrime.
2) La casa degli spiriti (I. Allende) adoro la Allende come scrittrice, ho letto quasi tutto quello che ha scritto
compresi i testi autobiografici relativi alla scomparsa di sua figlia Paula, ma fra tutti La casa degli spiriti rimane il mio preferito
. Anche in questo caso ne è stato tratto un film con un cast davvero stellare, ma la complessità del libro viene meno concentrandola in poche ore di girato... se proprio volete vederlo prima leggete il libro!
3) Vivere, amare, capirsi (L. Buscaglia) un libro letto durante l'adolescenza, con il cuore (e gli ormoni) in fermento regalatomi da due cari amici con cui condividevo la passione per il canto.
Il classico testo da leggere e sottolineare, non è un romanzo infatti.
Ci sono due cose che mi vengono subito alla mente ripensando a questo libro, una è la bellissima tradizione famigliare che riporta l'autore secondo cui suo padre gli chiedeva di imparare una nuova cosa al giorno e se non era capitato nulla di nuovo prendere un vocabolario e imparare una nuova parola e il suo significato (un'ottima abitudine che mi riprometto di fare anche con i miei figli e poi dimentico, ma urge rimediare).
La seconda è un ricordo legato a mio padre: poco dopo che io avevo ricevuto la mia copia di questo libro un suo amico, un uomo che aveva visto la morte in faccia a causa di un brutto male e si illudeva - purtroppo a torto - di averlo sconfitto, aveva deciso di festeggiare il suo "ritorno alla vita" con una cena durante la quale aveva regalato una copia di questo libro alle persone che gli erano state più vicine durante la malattia, come mio padre appunto.
Lui era tornato a casa e dopo averlo letto aveva consigliato sia a me che a mio fratello la lettura di questo libro, ma io gli avevo mostrato fiera la MIA copia e mi piaceva vedere la sua appoggiata sul comodino, segno di un'affinità difficile da raccontare a parole (soprattutto a quell'età).
Ora il suo libro è senza padrone, ma spero - fra qualche anno - di poterne fare dono ai miei figli, per un ennesimo ricordo del nonno.
4) 10 minuti (C. Gambarale) letto questa primavera, mi ha preso il cuore. Probabilmente è arrivato in un momento in cui ero più sensibile a quelle parole, non so, ma ora mi sento di inserirlo di diritto in questa lista (qualche stralcio
qui).
5) Il piccolo principe (A. Saint'Exupery) chi non ha amato questo libro alzi la mano...
La mia parte preferita? Quella con la volpe, quando dice che non avrebbe dovuto addomesticarlo perché così non avrebbe sofferto nel separarsi...
6) Il profeta (K. Gibran) e anche qui... serve che dia qualche spiegazione? La mia copia (regalatami da una cara amica, che ha voluto condividere con me una sua emozione) è piena di sottolineature e l'ho usata spessissimo per ricavarne delle dediche, compresa quella citata durante le mie nozze.
7) L'amico ritrovato (F. Hulman) intenso e commovente
.
8) Va dove ti porta il cuore (S. Tamaro) altro libro intenso, il più bello dell'autrice secondo me.
9) Il diario di Anna Frank (A. Frank) letto alle scuole medie, e poi riletto molte volte sempre durante gli anni della scuola, è il primo libro che mi viene in mente se ripenso a me come lettrice consapevole e autonoma nelle scelte.
Ora anche Anna me ne ha parlato un giorno ed era stupita di sapere che ne avevamo una copia a casa...
10) Io uccido (G. Faletti) questo è l'unico libro della lista che NON ho ancora letto.
Ce l'ho in casa, sulla mensola dei libri da leggere, ma fatico a prenderlo in mano.
Non perché non pensi che sia bello, anzi, le critiche sono ottime, ma perché anche questo è un libro legato a un ricordo forte.
Questo libro è, anzi era, di mio papà.
Quando si è ammalato ed ha cominciato il suo iter di interventi e ricoveri ospedalieri ha cominciato a leggere anche libri meno tecnici e si è imbattuto in Faletti, conosciuto prima solo come comico del Drive In.
Li ha letti tutti, ma direi che quello che ha più amato è stato proprio questo.
Quando questa estate ho appreso la notizia della morte dello scrittore ed ho letto del suo calvario in un'intervista alla moglie, ho sentito il bisogno di andare a cercare questa copia, ma poi mi è mancata la forza di leggerlo.
Troppe le emozioni, troppa l'ironia della sorte che ha accomunato queste due persone che nella vita hanno saputo reinventarsi e che avevano sempre un sorriso sornione sulle labbra.
Poichè Sandra chiedeva anche la realizzazione di un manufatto inerente ai libri, cosa meglio di un segnalibro... con cuori?
P.S. restando in tema Sinergie anche i miei P.I.F. sono partiti, relativi alla
proposta di giugno di Germana (no comment sulla velocità).
Non posto nulla per non rovinare la sorpresa alle destinatarie, ma Anto, Fra e Germana (sì pure tu ciccia, dato che hai "inviato il bagolo") tenete d'occhio la buca delle lettere :-)
Claudia, mi manca il tuo indirizzo... scrivimelo che anche il tuo pacchettino è pronto.