Sono stata incoraggiata a parlarvi ancora dei libri che leggo (quindi prendetevela con chi ha detto di aver gradito i miei post a tema e chi addirittura ha detto di aver seguito i mie consigli).
Ed eccomi allora a quello appena finito, Quel che ora sappiamo appunto.
Un romanzo di Catherine Dunne, nota autrice di La metà di niente, che questa volta affronta un tema difficilissimo come il suicidio di un adolescente amatissimo e di talento.
Il testo è davvero coinvolgente, si può dire che ho divorato le pagine... la chiave di tutto è in queste parole:
non c’è nulla di più potente della conoscenza, anche quando rischia di annientarti.
Che ci si trovi ad essere genitori, compagni o amici, la verità è spesso sotto i nostri occhi, solo che spesso preferiamo ignorarla , non vederla illudendoci di aver capito male, non cogliendo dei segnali importanti.
Ma qui è più che mai chiaro che mettere la testa sotto la sabbia non può che peggiorare le cose, talvolta le fa precipitare fino a farle diventare delle tragedie inconvertibili.
Non vi voglio anticipare troppe cose per non guastarvi il gusto della lettura, ma indubbiamente è un libro che porta a fare molte riflessioni sugli effetti negativi derivati dall'eccessiva familiarità dei giovani - ancora immaturi - con mezzi di diffusione globale (cellulari, internet e così via).
E mi sono chiesta come difendere i MIEI figli da tutto ciò.
Mi sono personalmente ritrovata moltissimo anche in queste parole: l'assenza di mia madre mi suscitava ancora un dolore fisico, era un peso che mi premeva addosso, quand'ero sveglia e quando dormivo.
Mi ha riportata indietro di quasi tre anni, quando la perdita di mio padre mi faceva stare male davvero in senso fisico, era un ferita aperta sulla quale cadeva sale...
Ciao, sicuramente lo leggerò. Ho "divorato" tutti i libri di Catherine Dunne.
RispondiEliminaGrazie della recensione e buona giornata, Emanuela
Invece io ho letto solo LA META' DI NIENTE trovandolo davvero molto sopravvalutato.
RispondiEliminaIl tema di questo libro mi pare importante, come progeggere i figli: è triste vederli sempre con la testa affondata in un video, anche molto piccoli.
Un bacio Sandra Ilandra
Mi hai messo curiosità, anch'io ho un figlio adolescente e quello che hai scritto mia ha fatto pensare... grazie per il consiglio, buona giornata
RispondiEliminaRobi
A me ha mosso dei campanellini di allarme, non voglio spaventare nessuno, ma forse dobbiamo prendere consapevolezza che per i nostri figli le cose sono ben diverse.
Eliminaah la Dunne sai che volevo leggere la metà di niente ma nella mia biblioteca non l'hanno, sto aspettando che arrivi!!!
RispondiEliminabaci
Allora richiedi già anche questo, così intanto te lo prenoti... anche io li ho presi in biblioteca :-)
EliminaMi incuriosisce questo libro che proponi, grazie!
RispondiEliminaHo letto tutti i libri della Dunne e ho appena preso dopo quello che hai scritto , non vedo l'ora di leggerlo!
RispondiEliminaMi dirai cosa ne pensi allora.
Eliminaper ora ho preso "amore zucchero e cannella"...
RispondiEliminama devo ancora iniziarlo (l'ho preso due giorni fa).
Certo che l'argomento di questo romanzo è molto interesante. E spaventoso.
Puoi dirlo forte :-(
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